
I racconti di Michelina
di Lorenzo Bove
Una “new entry” in campo letterario, che le Edizioni del Poggio ci hanno fatto conoscere in questa calda estate del 2025; una piccola perla dal titolo “I racconti di Michelina”, il primo libro scritto da Michelina Finoia di Poggio Imperiale in provincia di Foggia, nell’Alto Tavoliere, che rompe ogni indugio e viene allo scoperto, mettendo in luce la delicatezza e la profondità dei suoi sentimenti di donna, mamma e nonna, offrendoci una serie di brevi racconti, apparentemente dedicati ai più piccoli, ma dai quali anche i grandi potranno trarre il loro giovamento in termini di umanità, accoglienza e, in una visione più generale, di rispetto e di amore per sé stessi e per gli altri. Che tradotto in parole più comprensibili, significa solamente: farsi prossimo; un concetto strettamente legato alla parabola del Buon Samaritano, raccontata da Gesù nel vangelo secondo Luca (10,25-37), che illustra come il vero prossimo sia colui che si prende cura dell’altro, anche se non lo conosce o se appartiene a un gruppo sociale diverso dal suo.
E, per i suoi protagonisti, Michelina fa ricorso agli animali, che certamente hanno maggiore presa sui bambini (e non solo su di essi), alla stregua delle “favole di Esopo e Fedro, in cui gli animali agiscono come personaggi per trasmettere una morale o un insegnamento”, come eloquentemente rileva la Dottoressa Concetta De Nucci nella sua Prefazione.
Molosso il cane senz’osso, la gallina cenerina, la lucertola porta fortuna, un forbicino, dei delfini, un pulcino e, perché no, anche una ballerina in una palla di neve.
Umanizzando così le vicende che immaginariamente si svolgono per lo più tra animali, come nelle migliori tradizioni delle favole a lieto fine, per lanciare messaggi positivi, di cui oggi abbiamo tanto bisogno.
Un guardarsi dentro, analizzandosi attentamente fino a toccare i gangli più profondi e sensibili del proprio essere, con il desiderio inconscio di proiettarsi poi all’esterno a guisa di faro per le nuove generazioni alle quali augurare un mondo migliore. Un’aspettativa che l’autrice stessa proietta in particolare verso i suoi tre nipoti Nicola, Vincenzo e Chiara, “l’ultima nata che il cuore mi ha rubato”, vergando i toccanti versi riportati alla pagina 7 del suo libro.
E, “allora ben vengano quegli scrittori che con le loro opere si pongono ‘al servizio’ dei più giovani per suscitare in loro la curiosità e far camminare con le ali della fantasia i loro sogni”, come scrive la Professoressa Antonia Frazzano nella Presentazione della Collana “Il giardino della fantasia”.
Un libro a tutto tondo che si legge tutto d’un fiato, uscendone soddisfatti e carichi di speranza di un mondo migliore, per l’appunto, fatto di piccole e semplici cose; un po’ come fare un salto a ritroso nel tempo e tornare ad essere bambini curiosi e desiderosi di volare proprio con le ali della fantasia.
E, poi, in calce al libro, le “schede didattiche interattive” da compilare liberamente seguendo l’ordine delle domande preimpostate, per interagire con il testo, i personaggi e quant’altro proposto sotto la voce: “E adesso parla tu”.
Veramente belle ed interessanti, infine, le illustrazioni del giovanissimo Alessandro Braccia: complimenti!
La presentazione del libro è avvenuta alle ore 20,30 dell’8 agosto 2025 nella piazzetta Pio X di Poggio Imperiale, alla presenza di un folto pubblico e con le brillanti relatrici Dott.ssa Cristina Piteo e Dott.ssa Titti De Nucci.

La serata è stata allietata dalla potente voce di Stefania Cristina, accompagnata alla chitarra da Antonio Di Nauta, ed il bravissimo Tonino Braccia ha intrattenuto il pubblico con brani dialettali ‘terranovesi’ accompagnandosi con la sua chitarra.
L’autrice del libro ha deciso di destinare integralmente il ricavato delle vendite alla Caritas Parrocchiale.
Benvenuta a bordo, Michelina!

Dalla quarta di copertina:
“Chi ha detto che il mondo della fantasia appartiene solo ai bambini? Chi ha stabilito che l’immaginazione debba avere un’età, una scadenza o un confine? I racconti di Michelina sono qui per smentire ogni pregiudizio con questo libro che è un dono: a chi ama narrare, a chi ama ascoltare”.
