
Lorenzo Bove
Una vacanza a Malta
Tra scorci mozzafiato, mare cristallino e resti di una storia millenaria, ecco Malta, una delle perle più preziose nel cuore del Mediterraneo.
Crocevia di culture (1), per la sua strategica posizione fra Africa, Europa e Medio Oriente, l’arcipelago maltese ha davvero tante cose da rivelare ai suoi visitatori tra cattedrali imponenti, fortezze spettacolari, centri storici chiassosi e scogliere sbalorditive, che svelano un piccolo “mondo” dal fascino unico e fantasmagorico.
Malta è stata colonia britannica fino al 1964 e, passeggiando per le strade della sua capitale, La Valletta, si rinviene ancora qualche iconica cabina telefonica rossa, del tipo di quelle presenti un tempo a Londra; e si parla naturalmente la lingua inglese insieme a quella maltese; ma anche l’italiano (il 40% della popolazione secondo le statistiche).
L’arcipelago maltese è formato da 3 isole principali, Malta e Gozo sono le più grandi, in mezzo c’è Comino, la più piccola, e da tanti altri isolotti minori, per lo più disabitati.
I greci la chiamavano Melite, per via dell’abbondante presenza di api, e il paese è infatti ancora oggi un grande produttore di miele.
Malta risulta una delle mete europee più apprezzate anche per il suo clima gradevole, che non è mai né troppo caldo né troppo freddo durante tutto l’anno, e quindi una scelta perfetta per trascorrervi una piacevole vacanza.
Anch’io, con mia moglie, ho provato a fare un’interessante esperienza al riguardo (siamo tornati a casa solo qualche giorno fa), e devo dire che entrambi siamo rimasti affascinati dai luoghi, paesaggi, storia, e quant’altro questo piccolo scorcio di mondo racchiude in sé ed è in grado di offrire a chi si accinge a raggiungerla in nave, a soli 80 Km dalla Sicilia (Pozzallo) o in aereo dalle diverse località italiane e straniere.
E sono davvero tante le presenze turistiche che abbiamo riscontrato sul posto, già in arrivo e ripartenza dall’aeroporto di Malta: un formicaio di persone, da non crederci. E così dicasi nel corso della nostra permanenza sull’arcipelago, sia nelle località di interesse turistico, storico o religioso e sia sui traghetti, bus, taxi e carrozzelle trainate da cavalli.



La Valletta
É la capitale di Malta, la più grande delle tre isole maggiori, una città compatta e facilmente visitabile a piedi; i diversi monumenti si trovano infatti a poca distanza l’uno dall’altro.
Questi i punti d’interesse assolutamente da non perdere:

Concattedrale di San Giovanni
Gli interni opulenti di questa Cattedrale lasciano senza fiato, rispetto al suo esterno che, sebbene austero, non lascia trapelare indizi sulla sorprendente ricchezza decorativa dell’interno. Ma una volta superata la soglia d’ingresso, si è letteralmente travolti da ornamenti dorati e da numerosi capolavori pittorici. Tra questi, due importanti opere di Caravaggio: “La Decollazione di San Giovanni Battista” e “San Girolamo che scrive”, che il noto e tormentato pittore dipinse in loco, dopo esservi approdato, fuggitivo in quanto accusato di aver assassinato un uomo a Roma, la città in cui all’epoca dimorava.
Michelangelo Merisi, detto “il Caravaggio” dal nome della cittadina in provincia di Bergamo in cui visse da fanciullo, nacque il 29 settembre 1571 a Milano. Considerato uno degli artisti più grandi di sempre, la sua pittura è probabilmente la più sconvolgente e appassionante, ma anche la più discussa. Irrequieto, violento, ribelle e contestatore delle dottrine religiose, le sue opere rappresentavano la “nuda” realtà, geniale e trasgressiva. Per questo fu definito “pittore maledetto”.
Caravaggio era uno spirito inquieto, “incline a duellare e a far baruffe”, tanto che fu più volte denunciato e incarcerato. Il 28 maggio 1606 accadde l’irreparabile. In seguito a una rissa, l’artista uccise a Roma un certo Ranuccio Tomassoni da Terni. Nella lite, lui stesso rimase gravemente ferito alla testa e dovette fuggire per cercare riparo. Lo trovò nei feudi laziali dei suoi protettori: i Colonna. Qui rimase per tre mesi, prima di trasferirsi a Napoli. Nel frattempo, veniva condannato in contumacia alla pena di morte con l’accusa di omicidio. Otto mesi dopo il suo arrivo nella città partenopea, Caravaggio si spostò a Malta, dove con ogni probabilità sbarcò il 12 luglio 1607.
Dopo un anno dal suo arrivo a La Valletta, Caravaggio fu ammesso nell’Ordine dei Cavalieri di San Giovanni, per riconoscimento dei meriti che si era procurato con la sua attività nell’isola. Non si hanno certezze sulla vera motivazione che spinse l’artista a trasferirsi proprio a Malta. Diverse sono le ipotesi avanzate dagli studiosi. La prima, riguarda un possibile tentativo del pittore di rientrare nelle grazie del Papa, che nutriva un profondo rispetto per i cavalieri maltesi, e sfuggire così all’arresto. Ma non si esclude che si trattò semplicemente di un’opportunità lavorativa.
Il potente Gran Maestro dei cavalieri di Malta, il francese Alof de Wignacourt, era infatti alla ricerca di un pittore, ed è probabile che Merisi poté godere dell’intercessione di Costanza Colonna, che conosceva sia lui sia il Gran Maestro. Tanto che il primo lavoro di Caravaggio a Malta fu proprio il ritratto di de Wignacourt, oggi al Louvre. Il volto del Gran maestro, inoltre, è stato riconosciuto anche nel dipinto di “San Girolamo scrivente”, custodito nel museo della cattedrale maltese.

S
Nel periodo maltese, Caravaggio dipinse quello che è considerato il suo capolavoro supremo: la “Decollazione di San Giovanni”. Si tratta di una tela lunga tre metri e sessanta e larga cinque metri e venti, ancora oggi custodita nell’Oratorio della Cattedrale di San Giovanni, a La Valletta. Eseguita per la Compagnia della Misericordia, che aveva proprio lì il suo Oratorio, è l’unica opera firmata dall’artista. La firma è rosso sangue, lo stesso che sgorga dal collo del Battista, come a voler trovare una sorta d’identificazione nel martire, poiché anche lui avrebbe subito la stessa fine, data la condanna a morte che pendeva sul suo capo.

Caravaggio: San Giovanni Decollato
Il dipinto, di straordinaria bellezza, evoca l’ultimo palpito di vita del santo, caduto bocconi con le mani legate dietro la schiena, dopo che il suo carnefice gli ha inferto un colpo di spada e si appresta a recidergli il collo con il pugnale. Caravaggio si firma “f. Michelangelo”, dove la “f” sta per “fra’” (frate) e indica la sua appartenenza in quel momento storico all’Ordine dei Cavalieri di Malta, per l’esattezza Cavaliere dell’Obbedienza Magistrale.
Nel 1608 Caravaggio venne arrestato dopo un litigio con un Cavaliere. Rinchiuso nel carcere di Sant’Angelo, a Birgu (oggi chiamata Vittoriosa), il 6 ottobre riuscì a organizzare una fuga rocambolesca e a rifugiarsi in Sicilia, a Siracusa. Di conseguenza, il 6 dicembre fu espulso con disonore dall’Ordine dei Cavalieri, che in una bolla lo definirono “membro fetido e putrido”. La sua indole ribelle lo vide ancora fuggire di città in città. Alla fine, la grazia gli fu concessa, ma il destino non giocò in suo favore. Morì sulla spiaggia della Feniglia, nei pressi di Porto Ercole (Monte Argentario, in provincia di Grosseto, in Toscana), il 18 luglio 1610. Caravaggio, che dipinse la realtà garantendo il massimo coinvolgimento emotivo dello spettatore e introdusse il concetto di luce naturale, rimane uno dei più grandi e geniali pittori di tutti i tempi.
Palazzo del Gran Maestro
Attualmente residenza ufficiale del Presidente della Repubblica maltese, questo edificio venne eretto nel 1574 per volere di Jean de Valette, Gran Maestro dell’Ordine di San Giovanni, comunemente conosciuto come Ordine dei Cavalieri di Malta. Non c’è luogo migliore per conoscere la storia dell’antico ordine, ma anche per scoprire la vita dell’uomo che fondò la capitale maltese. Al suo interno sono conservati gli stemmi dei Gran Maestri, il Museo delle Armi e alcune sale riccamente decorate.
Giardini Barrakka
Questo splendido angolo di città è affacciato sul porto ed è diviso in giardini superiori e inferiori. Si dice che qui si rifugiassero in meditazione i Cavalieri Ospitalieri, oggi offrono ai turisti scorci di rara bellezza. Il punto di interesse maggiore è la “Saluting Battery”, un’antica batteria di cannoni che una volta al giorno tuona sulla città con un colpo a salve.
Un moderno e velocissimo ascensore a vista consente di collegare i giardini Barrakka con l’imbarcadero sottostante che si trova a quota notevolmente differente.

Museo Nazionale di Archeologia
Situato nell’Auberge de Provence, un edificio che ospitava i Cavalieri di Malta di lingua provenzale, il museo oggi espone reperti che risalgono al periodo neolitico. Particolare enfasi viene data alle prolifiche civiltà che eressero i templi del sito archeologico di Hagar Qim, dichiarato Patrimonio dell’Umanità.
Forte Sant’Elmo
Il forte affascina per la sua imponente bellezza. Le possenti mura si affacciano per buona parte sul mare, e non riesce difficile credere che giocarono un ruolo cruciale durante il Grande Assedio di Malta nel 1565 da parte dell’Impero Ottomano. All’epoca l’Ordine dei Cavalieri rischiò di essere spazzato via per sempre, ma resistette il tempo sufficiente per ricacciare indietro il nemico. Oggi il forte ospita, non a caso, il Museo Nazionale della Guerra.
Casa Rocca Piccola
A poca distanza dal Forte, in una delle vie del centro, si trova un’affascinante residenza privata costruita 400 anni fa da un cavaliere dell’Ordine, che si compone di 50 stanze ed è oggi visitabile, per avere un’idea di come vivevano le famiglie nobili maltesi del tempo.
Le tre città
Davanti alla costa di La Valletta si trovano tre grandi zone fortificate: Vittoriosa (Birgu), Senglea e Cospicua, che sono ben visibili e che si possono ammirare dall’alto dei giardini di Barrakka.
Originariamente erano tre villaggi di pescatori disposti su lingue di terra costiera che l’Ordine decise di fortificare. Oltre a esplorarne i vicoli, a piedi, è possibile ammirarle anche dal mare con un giro in barca a largo del porto di La Valletta.

La Valletta – Sliema
Sliema
É la faccia più moderna di Malta. La città si trova a nord ovest della baia di La Valletta e i turisti la preferiscono per pernottare.
Anche noi abbiamo alloggiato in un Hotel di questa interessante località.
La sera qui si trovano molti locali in cui poter trascorrere la serata, mentre di giorno è possibile godersi il panorama dal Tigné Point, fare shopping nel grande centro commerciale della zona, oppure passeggiare sul lungomare e fare il bagno in alcune delle sue spiagge. Per chi ama particolarmente la movida notturna, a Sliema è anche possibile partecipare a una festa in barca con DJ e open bar.
La Valletta e Sliema sono collegate anche via mare con un comodo e veloce traghetto che fa da spola tra le due sponde in pochi minuti.
Nata come piccolo villaggio di pescatori, Sliema si è sviluppata relativamente tardi, verso la fine del XIX secolo, quando iniziò a diventare meta delle villeggiature estive delle più ricche famiglie di ‘La Valletta’, e località residenziale per l’amministrazione coloniale inglese, con edifici e ville in stile vittoriano. Oggi Sliema è il centro economico e turistico di Malta, dato che la maggior parte delle imprese e degli alberghi si trovano lì. Il suo lungomare è caratterizzato da edifici moderni, con molti locali dove andare a bere un drink o cenare, ma è sufficiente addentrarsi nelle vie interne per scorgere uno stile architettonico più simile a quello vittoriano britannico e ben diverso da quello di ‘La Valletta’ e degli altri antichi centri urbani.
Anche la cucina maltese è caratterizzata dalla sua forte influenza mediterranea con tocchi arabi e britannici. Si trovano comunque gustosi piatti a base di pesce fresco nonché diversi richiami alla cucina siciliana ed italiana in generale.

L’imponente ingresso a Mdina
l’antica capitale di Malta
Mdina e Rabat
Mdina è stata la prima capitale di Malta, e si trova a pochi chilometri nell’entroterra dell’isola. Si erge fortificata in cima a una collina e, nelle sue immediate vicinanze, appena fuori le mura, si estende il paese di Rabat.
Passeggiando per le strette strade della città si nota subito il silenzio. Mdina è infatti definita “la città silenziosa“, perché il numero di residenti è molto esiguo. D’altra parte, il nome di Rabat viene dall’arabo e significa sobborgo, cosa che in effetti è ancora oggi. Sono entrambe destinazioni affascinanti, perfette per un’escursione giornaliera!

Cattedrale di San Paolo
Questa magnifica cattedrale barocca costruita tra il 1697 e il 1702 è situata nel cuore di Mdina. È famosa per i suoi interni splendidi e i suoi pavimenti in marmo intarsiato.
La chiesa è stata costruita sul luogo dove il governatore Publio avrebbe incontrato San Paolo dopo il naufragio sulle coste dell’isola di Malta della nave che lo trasportava a Roma. L’aggregato monumentale sulla spianata e nelle immediate adiacenze comprende l’Arcivescovado del 1642, il Seminario oggi adibito a Museo, il Tribunale del 1620 e il Palazzo del Governatore.
Secondo la tradizione, il sito era originariamente occupato dal palazzo appartenente a Publio, governatore romano di Melite, funzionario che ha accolto l’apostolo Paolo naufragato sulle coste dell’arcipelago maltese. Infatti l’apostolo come cittadino romano, dopo aver predicato in Giudea ed esser stato imprigionato in Cesarea, fu dal governatore Porcio Festo consegnato al centurione Giulio per essere condotto a Roma e subire il processo di eresia al cospetto dell’imperatore Nerone. La nave che lo trasportava assieme a Luca, Aristarco, Trofimo e ad altri 261 passeggeri, dopo una terribile tempesta al largo dell’isola di Creta, naufragò e approdò fortunosamente presso la località maltese denominata Isole di San Paolo nell’anno 58 d.C. Sul luogo dello sbarco, una statua ne commemora l’evento.
San Paolo inizialmente trovò rifugio in una grotta, ambiente oggi conosciuto come le Catacombe di San Paolo a Rabat. Allo scampato pericolo e al fortuito scalo, altri eventi inspiegabili segnarono la breve permanenza dell’apostolo, fra essi il morso di una vipera senza ulteriori gravi conseguenze. La narrazione di Luca evangelista negli Atti degli Apostoli, cita Paolo quale guaritore del padre del rappresentante locale, sofferente di febbre e dissenteria, e di molti altri ammalati sull’isola. Gli isolani interpretarono questa sequenza di episodi come un segno ultraterreno di un personaggio carismatico, trascinatore e persuasivo. Questi avvenimenti sono alla base della grande fede che indusse la popolazione alla conversione al cristianesimo, al punto che lo stesso Publio divenne un fervente seguace e primo vescovo di Malta.
Nella cattedrale di Mdina è presente anche un dipinto dell’immagine della Madonna e del Bambino popolarmente attribuito a San Luca.

Museo della Cattedrale
È ubicato proprio di fronte alla cattedrale di San Paolo e si tratta, come si è già detto dell’ex Seminario, che ospita artefatti storici e opere d’arte sacra di notevole interesse, meritevoli di una visita oculata.
Piazza del bastione
Come detto, la città venne eretta su di una collina e raggiungendo la Piazza del bastione si può godere di viste panoramiche spettacolari sulla campagna maltese e sul vicino villaggio di Rabat. È un ottimo punto per godersi il paesaggio. Mentre le sue strade strette e i vicoli silenziosi sono perfetti per passeggiate suggestive.
Va anche detto che le possenti mura fortificate con le relative porte decorate, sono state scelte e utilizzate come set cinematografici per girare diverse scene di importanti film.


Catacombe di Rabat
Le Catacombe e la Grotta di San Paolo, nonché la Cripta di Sant’Agata rappresentano la testimonianza dell’era paleocristiana di Malta. Quest’intricata rete di tombe sotterranee venne utilizzata anche fino a molti secoli dopo la sua costruzione. A poca distanza si trova anche una Domus romana, che vanta anche un museo dove sono esposti moltissimi reperti archeologici e mosaici di grande bellezza e raffinata fattura.
Museo Wignacourt
Il Museo Wignacourt di Rabat è un’importante istituzione culturale e storica di Malta. Prende il nome dal Gran Maestro dei Cavalieri di Malta Alof de Wignacourt, che fu anche mecenate di Caravaggio che ne eseguì il ritratto, esposto al Louvre di Parigi.
L’importanza del Museo non è tanto legata alla bellezza della sua architettura e alle testimonianze in esso conservate, seppure di notevole interesse, quanto piuttosto alla “Grotta di San Paolo” che si trova nei suoi sotterranei; il luogo in cui egli trovò rifugio per circa tre mesi dopo il naufragio, e dove istituì il primo insediamento cristiano dell’Occidente.
Scogliere di Dingli
A cinque chilometri da Mdina e Rabat, si trova il piccolo paese di Dingli. Da qui partono diverse escursioni lungo le Dingli Cliffs, le scogliere a picco sul mare che offrono sentieri panoramici davvero incredibili: uno spettacolo naturale tra i più esclusivi di Malta.

Blue Grotto
Sempre sulla costa sud dell’isola di Malta, un po’ più giù rispetto a Dingli, si trova l’attrazione (forse) più famosa: la Blue Grotto. Si tratta di una grotta naturale scavata dentro una scogliera che ricorda la Grotta Azzurra di Capri, da cui il nome.

Gozo
Anche la seconda isola più grande dell’arcipelago maltese offre esperienze senza pari. Abbiamo raggiunto questa isola in traghetto, partendo da La Valletta e costeggiando tutta la parte occidentale dell’arcipelago; un percorso di navigazione che consente di poter ammirare le varie baie ed insenature naturali esistenti, tra cui la baia ed il relativo isolotto di San Paolo dove il Santo avrebbe subito il naufragio, nel mentre si recava a Roma (2), e l’isola di Comino. L’escursione dell’intera isola, della durata di tre ore, con diverse soste nelle località più significative, l’abbiamo invece fatta con bus scoperto a due piani, seduti nella parte superiore, supportanti da cuffie auricolari attraverso le quali ci sono stati forniti interessanti ed eloquenti elementi di conoscenza del territorio e dalla sua storia.
Si trovano qui attrazioni naturali spettacolari, così come attività culturali interessanti; l’isola infatti gode di un patrimonio monumentale rilevante:

Victoria
Il punto forte del capoluogo di Gozo è la sua cittadella fortificata che sormonta la città. Raggiunta la cima, è possibile ammirare il paesaggio dall’alto delle mura fortificate. La città dona ai visitatori anche piccoli gioielli di arte barocca che sono le sue chiese. Ce ne sono moltissime a Gozo, ma soprattutto dentro Victoria, che i residenti chiamano ancora Rabat (da non confondere con la Rabat attigua a Mdina), il suo nome originario. Interessanti gli stretti e iconici vicoli di Victoria, che solo la perizia degli autisti consente ai bus turisti a due piani di attraversarli.

Templi di Ggantija
Si tratta dei resti di uno dei più antichi complessi religiosi al mondo, anche più remoto del loro cugino inglese, Stonehenge. Il complesso è formato da due templi adiacenti circondati da mura rotonde. Ciò che impressiona è la grandezza di alcuni blocchi di pietra, che arrivano a pesare diverse tonnellate. È per questo che il sito è stato denominato “tempio dei giganti”, in maltese appunto ggantija.

Xlendi
Interessante il villaggio di pescatori di Xlendi con la sua splendida baia. Gozo è piena di spiagge singolari per godersi un relax rinfrescante, ma questa caletta ha davvero qualcosa di speciale. Un tempo era riservata solo alle donne (!), mentre oggi è diventata meta di villeggiatura molto ambita. Immergersi nel mare cristallino e ammirare il paesaggio circostante, è qualcosa di esclusivo.
Fungus Rock
La Fungus Rock si erge dal mare (come un fungo) all’interno di Dwerja Bay, una baia che dona una vista spettacolare sul mare che circonda Gozo. La location, in particolare, è stata variamente utilizzata come set cinematografico per girare svariati film.

Comino, Laguna Blu
Per nuotare, fare snorkeling e immersioni ed ammirare la trasparenza dell’acqua che permette di vedere una varietà di specie marine, rendendo queste attività particolarmente piacevoli, è suggestiva un’escursione in barca all’isola di Comino e alla sua Laguna blu, una piscina naturale molto ampia dal fondale cristallino, che rappresenta la “mecca” dei turisti che di Malta sognano soprattutto il mare.
Ma, con essa, l’arcipelago di Malta offre anche infinite altre località balneari ove trascorrere spensierate vacanze in spiaggia, già dalla primavera e fino all’autunno avanzato.
In conclusione, un viaggio davvero interessante: per quanto piccola, Malta vanta un numero incalcolabile di attrazioni naturali e culturali, difficili tuttavia da esplorare in un unico approccio.
E si riprende così la via di casa mettendo in conto di poter fare ritorno sull’isola per meglio gustarne la bellezza.
(1) La storia di Malta è una delle più antiche del mondo, con insediamenti umani sull’isola che risalgono a oltre 5.000 anni fa. L’isola è stata abitata da diverse culture nel corso dei millenni, tra cui gli abitanti di Atlantide, i Fenici, i Romani, i Cavalieri di San Giovanni, Napoleone e l’Impero Britannico. Malta è famosa per i suoi templi megalitici risalenti all’era neolitica.
(2) Gli Atti degli Apostoli raccontano di come san Paolo, durante il viaggio che da Creta lo portava a Roma, naufragò all’isola di “Melite”, probabilmente in quella che oggi è denominata baia di San Paolo, nel 60 d.C. Dal 17 al 18 aprile 2010 si è recato in visita apostolica a Malta papa Benedetto XVI, il quale ha celebrato la Santa Messa a Floriana nel Piazzale dei Granai, in occasione del 1950º anniversario del naufragio di San Paolo. Il suo successore Papa Francesco ha visitato nuovamente l’isola nell’aprile 2022.