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Dic

Oggi è Santa Lucia!

L’attesa nevicata di “Santa Lucia” prevista dai nostri metereologi è arrivata. Pare che la neve toccherà tra questa sera e domani tutto il centro settentrione d’Italia, mentre il centro sud sarà interessato da maltempo accompagnato da piogge, anche intense.

Questo è il bollettino meteorologico!

Ma la situazione non assume alcun rilievo circa l’attesa di grandi e piccini delle località ove i festeggiamenti di Santa Lucia sono sempre molto attesi, poiché è Lei che porta i doni, anticipando in questo modo Gesù Bambino, Babbo Natale e la Befana.

Infatti, in alcune città d’Italia, é Santa Lucia che ogni anno porta i doni ai bambini.

La leggenda.

Si racconta che Lucia fosse una bella fanciulla siciliana, figlia di un ricco nobile di Siracusa e tutti la conoscevano per la sua dolcezza ed amorevolezza. A quel tempo in Sicilia imperversava il paganesimo e Lucia mostrando un certo interesse per il Vangelo, decise di convertirsi al cristianesimo. I suoi genitori avevano deciso di farla sposare, ma Lucia non ne volle sapere per ben due motivi: il futuro sposo non era cristiano e perché lei aveva deciso di dedicare la sua vita al Signore. Questa risolutezza, però, non venne rispettata dai familiari della ragazza ed iniziò per lei una vera e propria persecuzione, con l’intento di farle cambiare idea. Quando furono certe le intenzioni della fanciulla, che non intendeva piegarsi minimamente al volere altrui, né rinnegare la propria fede, le vennero prima strappati gli occhi e poi venne uccisa miseramente. Da allora Santa Lucia fu considerata la protettrice degli occhi e della vista, ed il giorno del suo martirio, che cade il 13 dicembre, inizia il suo viaggio col suo affabile e fedele asinello portando i doni ai bambini buoni.

E, dunque, le visite di Santa Lucia presso le abitazioni dei bambini bravi continuano ogni anno, indipendentemente dalle condizioni atmosferiche … anche se nevica!

Ma dove si trova, oggi, la reliquia del corpo di Santa Lucia?

Per logica deduzione, i più sono convinti che si trovi a Siracusa, in Sicilia, ma così non è.

Il corpo di Santa Lucia riposa nella chiesa dei Santi Geremia e Lucia a Venezia presso l’altare di Santa Lucia.

Il corpo è conservato in un’urna di cristallo. Il 7 novembre 1981 il corpo fu rubato e successivamente restituito: in quella occasione fu studiato, identificato e autenticato come il corpo della Santa.

Nel 1955, l’allora cardinale Roncalli, divenuto poi papa Giovanni XXIII ed in seguito proclamato Beato, fece preparare una maschera d’argento per coprire il volto delle spoglie mortali.

Una delle chiese più importanti per quanto riguarda il culto di Santa Lucia è la chiesa di Venezia dedicata ai Santi Geremia e Lucia. Qui è conservata la reliquia del corpo di una giovane martire che secondo l’opinione di autorevoli studiosi risulta essere proprio il corpo di Santa Lucia.

La chiesa si affaccia sul Canal Grande: da lì possiamo leggere l’iscrizione:

“Lucia vergine di Siracusa in questo tempio riposa. 

All’Italia ed al mondo ispiri luce e pace”.

L’attuale chiesa è stata nel luglio 1998 bersaglio di un incendio doloso.

Il “tesoro” della Santa contiene anche la sua corona e una sua veste.

Santa Lucia è considerata dai devoti la protettrice degli occhi, dei ciechi, degli oculisti, degli elettricisti e degli scalpellini e viene spesso invocata nelle malattie degli occhi.

Il corpo della Santa, prelevato in epoca antica dai Bizantini a Siracusa, è stato successivamente trafugato dai Veneziani che conquistarono Costantinopoli (l’attuale Istanbul) ed è quindi attualmente conservato e venerato nella chiesa di San Geremia e Lucia a Venezia. Le sacre spoglie della santa siracusana tornarono eccezionalmente a Siracusa per sette giorni nel dicembre 2004 in occasione del 17º centenario del suo martirio.

L’arrivo e la partenza delle spoglie furono salutati da una incredibile folla di siracusani; riscontrata l’elevatissima partecipazione e devozione dei devoti, siracusani e non, da allora si è fatta strada la possibilità di un ritorno definitivo tramite l’avvio di alcune trattative tra l’Arcivesvovo di Siracusa Giuseppe Costanzo e il Patriarca di Venezia Angelo Scola.

Foto, Venezia 2012, L.Bove


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