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Set

Vivere in via Campari a Sesto San Giovanni; Storia di una trasformazione urbana, 1904 – 2013

“Vivere in via Campari” è il titolo della mostra fotografica che dal 7 al 29 di settembre 2013, nella splendida cornice di Villa Mylius di Sesto San Giovanni, ospita 12 gigantografie per un percorso che testimonia la trasformazione urbana del territorio sestese

Dal 7 al 29 settembre, a Sesto San Giovanni, la mostra: “Vivere in via Campari”. Un percorso fotografico di 12 gigantografie capaci di accompagnare il visitatore in un percorso che racconta la trasformazione del territorio sestese e la sua sinergia con il marchio Campari.

Il focus della mostra è concentrato su un’area storica di Sesto San Giovanni: via Campari. Un’icona della trasformazione che nell’arco di un secolo ha visto il passaggio da area industriale, dove è nata la produzione del Campari, a polo direzionale, in un nuovo quartiere ridisegnato dove immerse in un ampio parco sorgono le Residenze di Via Campari.

La mostra fotografica “Vivere in via Campari” è un percorso che testimonia ancora una volta le ragioni che spingono Sesto San Giovanni ad essere considerata il simbolo delle trasformazioni urbane e sociali che hanno interessato l’Europa nel Novecento. Una città che aspira a divenire patrimonio dell’Unesco nella categoria del Paesaggio evolutivo.

1904

Campari apre a Sesto

Il primo stabilimento Campari con sede a Sesto San Giovanni risale al 1904. La Campari produceva diversi liquori, tra cui il Campari fin dal 1860, il Cordial e il Bitter.

1931

In via Campari nasce il Camparino

Camparisoda nasce nel 1931: è il primo pre-mix “pronto all’uso” nella storia dei prodotti a bassa gradazione alcolica. La sua bottiglietta conica, in stile futurista, è stata disegnata dall’artista Fortunato Depero.

1904 – 2002

La produzione in via Campari

Dal 1904 al 2002: quasi cent’anni di produzione in via Campari.

Anni ‘30/’90

La Sesto industriale

L’industrializzazione sestese avviene a opera di imprenditori milanesi (Breda, Camona, Marelli, Spadaccini) che portano fuori dal capoluogo lombardo i propri stabilimenti per vari motivi: necessità di maggiori spazi per imprese più grandi e moderne rispetto a quelle di Milano, costi dei terreni più bassi.

2006

Il progetto di una nuova via Campari

Il fabbricato è stato ristrutturato e il progetto degli architetti Mario Botta e Giancarlo Marzorati ha conservato la facciata originale integrandola nel nuovo complesso, oggi sede degli uffici amministrativi della società e di un museo nazionale.

2007

I lavori nell’area Campari

Alla base di un’opera di questa complessità sta il dialogo costruttivo che si è aperto tra pubblico e privato. Un progetto che ha saputo rivitalizzare un’area storica per Sesto restituendo ai Sestesi un parco pubblico di 6.000 mq.

2009

Da vecchia fabbrica a uffici internazionali

Nell’aprile 2009 vengono consegnati i nuovi uffici alla Campari. Un piccolo tassello in una grande città in via di trasformazione.

2010

Inaugurazione del museo Campari

Questo nuovo spazio museale, una vera icona tra il mito e l’arte, propone un percorso attraverso 150 anni di storia del design e del costume in relazione all’aperitivo rosso, passione che da sempre ha legato la propria comunicazione al mondo dell’arte e della grafica d’autore.

2011

Creazione di un’area residenziale

In via Campari si è compiuta una sfida progettuale che vede integrare tradizione e innovazione, forma e funzione. Le Residenze Campari riportano costantemente al tema di come grandi città dovranno affrontare la loro trasformazione.

2012

Apre il parco pubblico

Un parco pubblico per la città

2013

Le Residenze di via Campari

La casa è lo specchio del nostro tempo. Su questa linea si collocano le scelte che privilegiano un dialogo fra interni, grandi terrazzi ed esterni, capaci di esaltare questa continuità.

 Il futuro

Sesto San Giovanni per l’Unesco

Sesto San Giovanni ha intrapreso il percorso di candidatura alla lista del patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco per la cate goria del paesaggio culturale evolutivo.

La mostra è curata da Moretti Real Estate (Gruppo Moretti) che si è occupato della riqualificazione dell’intera area e realizzato il complesso de Le Residenze di via Campari.


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